DESTAGIONALIZZARE E TRASPORTI. È NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA?

Pubblicato il 2022-10-17

(Tempo di lettura: 3 minuti)

 

È finita l’estate, la stagione simbolo del turismo sardo. Quel periodo dell’anno in cui sempre più e soprattutto in alcune zone, si riversano sull’isola migliaia di turisti spinti, motivati ed attratti principalmente da un unico prodotto ovvero il balneare: mare, sole e spiagge. 

Tre mesi, novanta giorni di cui trenta, oramai, simbolo della congestione e di un carico antropico quasi impossibile da gestire. 

E poi? Cosa succede poi? Cosa succede durante gli altri 9 mesi? 

Uno dei verbi più inflazionati, più utilizzati e più amati all’indomani della fine dell’estate è #destagionalizzare.  

Ogni anno, questo verbo, diventa argomento di discussione presso i vari tavoli aventi parte in causa. 

Accompagnato dall’immancabile tema #trasporti.

Proviamo ad andare per ordine.

Cosa vuol dire esattamente “destagionalizzare”? Qual è il suo significato?

"Eliminare da un determinato fenomeno gli effetti prodotti da fattori stagionali". 

Quali sono gli effetti prodotti da fattori stagionali che dovremmo eliminare? E perché dovremmo farlo poi? Non sarà sbagliata la prospettiva dalla quale si osserva e fin troppo limitato l'obiettivo che si vuole raggiungere? 

Perché non coniare un verbo che al posto di “eliminare” preveda l’azione di “aggiungere, includere, inserire”?  

#stagionalizzare per esempio. Valorizzare, declinare commercialmente, creare le strutture organizzative portanti che possano dare “gambe” alle idee e promuovere correttamente tutte quelle esperienze che il nostro territorio può offrire durante gli altri 9 mesi. 

Esistono mercati con molteplici interessi che vanno ben oltre il solito balneare. Persone che amano viaggiare per motivi differenti dall’estate, le spiagge ed il mare. Spinte dal desiderio di fare esperienze di vario genere. Ce ne sono tante ma alcune sono esperienze davvero semplici, a contatto con la natura, con le tradizioni, con il folklore, con il territorio. Niente di complicato insomma. Ma che ad oggi, in buona sostanza, non sono state messe a sistema. Non sono valorizzate, organizzate, promosse ne tanto meno immesse sul mercato. 

Perché non abbiamo ancora intrapreso questa strada? Cosa ci blocca? 

Spesso e volentieri sentiamo una sola risposta a questa domanda: mancano i trasporti. 

Dunque l’equazione sarebbe: non promuoviamo le esperienze dei 9 mesi perché non ci sono i trasporti.

Siamo sicuri che gli elementi dell’equazione siano posizionati correttamente? 

Proviamo a riscriverla invertendo i fattori: mancano i trasporti perché non promuoviamo le esperienze dei 9 mesi. 

Escludendo quelli ovvi e necessari al fine di garantire la mobilità sul territorio italiano con soluzione di continuità annua, proviamo a fare una rapida riflessione su questo argomento.

Cosa spinge una compagnia aerea ad attivare delle tratte su una specifica destinazione in determinati periodi dell’anno? 

La ovvia possibilità di vendere biglietti, di guadagnare e di fare business. 

Come fa una compagnia aerea a capire se quella specifica tratta in quello specifico periodo dell’anno possa diventare remunerativa? 

Effettua delle indagini di mercato al fine di comprendere se per quella specifica tratta, in quello specifico periodo, vi sia una effettiva richiesta di acquisto di biglietti. Banalmente gli è sufficiente verificare attraverso i propri extranet del sito quante volte sia stata effettuata una ricerca di voli per quelle date, per quella destinazione. Gli strumenti a disposizione per questo tipo di indagini sono davvero tanti al giorno d’oggi. 

Qual è l’elemento che genera la domanda o la richiesta di acquisto di biglietti per quella specifica destinazione in quello specifico periodo dell’anno? 

L’interesse, il desiderio, la voglia di raggiungere quella destinazione. 

E quali sono gli interessi, i desideri, i motivi che possono spingere le persone a raggiungere la Sardegna durante questi trascurati 9 mesi? 

Tutte quelle esperienze (e molte di più) menzionate sopra. Esperienze delle quali, purtroppo, all’esterno (ed anche all’interno!) della nostra bellissima isola, non se ne conosce l’esistenza. 

Ed allora è verosimile pensare che nel mese di novembre, su una qualsiasi piattaforma di viaggio o un motore di ricerca, la destinazione Sardegna non venga pressoché cliccata? 

È possibile che tutta la reportistica dettagliata in materia di ricerca di una destinazione, indichi la Sardegna come non pervenuta nei sopra citati 9 mesi? 

Se in un negozio con tanti prodotti, tutti interessanti ma diversi l’uno dall’altro, ne mettiamo solo uno in vetrina (senza per altro determinarne bene il prezzo né la posizione) lasciando tutti gli altri in magazzino, nascosti, ricoperti di polvere, possiamo pretendere che il compratore li conosca, li voglia avere e ne richieda quindi una quantità importante andando a generare la domanda che spinga all’acquisto del biglietto per raggiungere quel negozio?

Chi è nato prima dunque? L’uovo o la gallina?

Ramona Cherchi

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